Non stiamo parlando degli eventi digitali standard: dove un pubblico assisteva passivamente a una performance o un evento formativo; quel tipo di eventi ha addirittura proliferato grazie al Covid.
Noi stiamo parlando degli eventi in cui la relazione tra celebrities e fan era qualcosa di reale, di tangibile, un momento unico in grado di arricchire il performer e i suoi fruitori.

Pensiamo, ad esempio, agli eventi “firmacopia” (signing session o autograph session): ben lontani dall’essere un mero appuntamento commerciale, erano momenti di confronto e scambio emozionale profondo tra l’artista e i suoi fan.

Momenti preziosi che segnavano delle vere e proprie pietre miliari nell’evoluzione del rapporto tra artista e il suo pubblico.
Tutto spazzato via in un lampo.
Dall’oggi al domani, dalla notte al giorno ci siamo ritrovati impossibilitati a stingere una mano, a chiedere (e rilasciare) un autografo, a scattarci un selfie con i nostri eroi.

È stato proprio in questi mesi che abbiamo inventato il concetto di Storytelling interattivo e per farlo siamo partiti dal fondere questo grande desiderio di interazione (l’uomo è animale sociale, non virtuale - nda) con le limitazioni imposte dal Covid e le possibilità offerte dalla tecnologia.

Cos’è lo Storytelling interattivo? È l’evoluzione dell’event management virtuale e rappresenta l’opportunità di accorciare le distanze tra artista e pubblico e far vivere a entrambi un’esperienza immersiva unica nel suo genere.

Per essere più chiari: finora siamo stati abituati ad ascoltare passivamente le storie che ci hanno raccontato; che fosse un film, una formazione o il racconto di un evento sportivo noi (pubblico) siamo rimasti spettatori muti, privi della possibilità di entrare nella storia come coprotagonisti.

Ecco, lo Storytelling interattivo appiana questa disparità e permette al fruitore dello spettacolo di poter intervenire (secondo le modalità prestabilite dal protagonista dell’evento), fare domande e interagire con il proprio eroe.

Torniamo all’esempio del firmacopie: sulla piattaforma immersy possiamo far evolvere un mini-show dell’artista in un breve dialogo privato tra lui e una selezione di fan. I fan si ritroverebbero così in una stanza virtuale privata e potrebbero scambiare battute, scattare un selfie e ricevere un autografo sul selfie scattato.

Immagina cosa può significare tutto questo in termini di avvicinamento delle persone! immersy è la soluzione ai limiti imposti dall’emergenza sanitaria ma non solo, è molto di più, immersy significa accorciare le distanze tra celebrities e pubblico e permettere esperienze anche a chi non avrebbe mai potuto avvicinarsi al proprio eroe E quando parliamo di esperienze, parliamo di esperienze reali, vissute grazie all’interazione, non vissute da dietro uno schermo. Questo è lo Storytelling interattivo, offrire la possibilità di far immergere il pubblico nella storia dell’artista, dello sportivo, del trainer.

Nessun vincolo, nessun limite, pura interazione.

E tu, vuoi scoprire cosa può fare lo Storytelling interattivo per il tuo evento?